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Terrazza Mascagni. Una foto di Maurizio Ligabue

di Danilo Baraldi

Parliamo di Fotografia

Da EroStraniero n. 13 – Maggio 2018

Autore: MAURIZIO LIGABUE

Titolo: Terrazza Mascagni, Livorno, 2013

Livorno. Estate calda. Sole a picco. Terrazza al limitare della spiaggia e dell’infilata dei bagni, che si intravvedono iniziare sulla destra, nella nostra fotografia. Pavimento piastrellato a due colori, a formare piacevoli giochi geometrici, circondato da un muretto con colonnine anforiformi. Sulla sinistra due lampioni, a indicare la strada nelle passeggiate serali.

Nessuno in giro, forse è l’ora del pranzo. Soltanto un ragazzo, al centro dell’immagine.

Capo chino, pensieroso, affaticato da una mattinata passata a camminare sulla spiaggia, cercando di vendere la merce che tiene ancora nelle mani. Dei berrettini con visiera, per ripararsi dal sole, e nell’altra mano delle palline colorate e degli accendini multicolori. Al collo, alcune borse con il marchio stampato e un marsupio, probabilmente dentro i quali cerca di riporre il guadagno delle sue camminate. Uno zaino si intravvede dalle spalline sulle spalle, che conterrà senz’altro altra merce invenduta.

Noi spesso snobbiamo questi lavoratori, non li consideriamo, non ci avviciniamo solamente a parlare, presi come siamo dalle nostre faccende. Ma non pensiamo minimamente alle situazioni che stanno dietro ai loro vissuti.

Questo ragazzo, perché deve faticare così tanto, rischiando di non guadagnare nulla?

Chi glielo fa fare? Puro bisogno di sostentamento? Ricatto? Sfruttamento?

I pensieri corrono.

Ne vediamo tanti sulle spiagge, davanti alle chiese, all’entrata dei supermercati. Il sospetto spesso corre alla voce più facile per noi, quella dello sfruttamento. Per cui non comprare o non fare elemosina, è un modo, ripeto facile, di non incentivare quel determinato sfruttamento.

Ma è proprio così?

Riflettiamo.

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