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Politici di ieri politici di oggi

di Mario Orlandi

Dopo vent’anni di fascismo e cinque anni di una guerra disastrosa, nel 1945, l’Italia era ridotta a un cumulo di macerie materiali e morali. Distruzioni ovunque, infrastrutture disastrate e, soprattutto, una situazione politica, psicologica e umana da ricostruire da zero. I partiti che furono eletti alle elezioni politiche del 1948 rappresentavano il così detto arco costituzionale che andava dalla Democrazia Cristiana al Partito Socialista a quelli Comunista, Repubblicano e Liberale e, grosso modo, difendevano gli interessi delle diverse classi sociali: ognuno si riteneva, ed era in verità, sostenitore delle varie categorie di cittadini: diversi quindi, ma uniti da una fede comune: l’antifascismo e la fiducia nella democrazia. La diversità di fondo, infatti, non impedì a questi partiti di sedersi a un tavolo in quel prestigioso contesto che prese il nome di Assemblea Costituente e di scrivere insieme quel prezioso documento che si chiama Costituzione.

Prima pagina del Corriere Della Sera, 6 giugno 1946

Vale bene la pena di citare testualmente dell’art.3 che mi pare il fondamento di ogni altro successivo: “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine sociale ed economico che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica economica e sociale del Paese”.

Da sinistra: Alcide De Gasperi, Pietro Nenni, Palmiro Togliatti

Quello che va sottolineato, al di là dell’alto contenuto di questo bellissimo e importantissimo articolo e di tutta la Costituzione in generale, è che politici di idee diverse e distanti tra loro, abbiano abdicato ognuno alle proprie specificità per unirsi in un unico intento che era quello di fare il bene del paese.

Ed è utile ricordare che tra i 556 deputati che parteciparono alla Costituente c’erano nomi di spicco che avrebbero poi guidato la vita politica del paese per parecchi anni portandolo fuori dalla disperata situazione in cui si trovava nel dopoguerra: Alcide De Gasperi, Pietro Nenni, Palmiro Togliatti, Sandro Pertini, Bernardo Mattarella, padre del nostro amato presidente della Repubblica e anche 21 donne tra cui Lina Merlin, Nilde Iotti, Maria Federici, Teresa Noce in rappresentanza di tutti i partiti.

Questi uomini e queste donne, avevano nel loro intimo un sentimento che oggi pare scomparso: degli ideali e oltre agli ideali delle idee chiare e di buon senso.

Assemblea Costituente, la prima seduta il 25 giugno 1946
Referendum 2 giugno 1946
De Gasperi presenta il suo governo alla Consulta, 25 settembre 1945

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