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Novese sempre! Arcadio Arletti nato a Novi di Modena nel ‘34 si racconta

di Arcadio Arletti con Raffaele facci

Da 76 anni in Francia.

E’ l’11 giugno del 1948 quando, io e mia madre Iole Bruschi, scendiamo alla stazione di Aix Les Bains.

Siamo in Francia. Io ho compiuto 14 anni da poco. Sono nato a Novi di Modena il 16 maggio del ’34.

Mio padre Ubaldo è morto in guerra nel mese di marzo del ’43, il suo corpo raccolto in spiaggia dai frati, a San Rossore.

La casa di Arcadio, l’ex Hotel Greusard

Ricordo, del ’43, mia zia Lina che dormiva nel lettone con mia madre, sua sorella maggiore, ed io in mezzo.

Ora siamo ad Aix, andiamo al Petit Vatel, piccolo hotel gestito dai Cipolli, nostri parenti che avevano bisogno di una cuoca (con altri servizi per l’hotel) per far cucina italiana. Io, da subito, sono ingaggiato per servire ai tavoli.

Questa la cronaca del mio arrivo in Francia. Ora, luglio 2024, vivo a La Chaux Des Crotenay, 400 abitanti nel Departement du Jura, non lontano da Ginevra in Svizzera. Qui ho rimesso a nuovo e vivo in quel che fu l’Hotel Greusard, gestito dai genitori di mia moglie Susanne, che sposai nel 1957. Da lei ebbi tre figli: Isabelle, Olivier e Maxime. Ora, Isabelle, Olivier e Susanne riposano nel camposanto che circonda la bella chiesa gotica della Chaux.

L’albergo della moglie che Arcadio ha ristrutturato

Poco dopo il mio arrivo ad Aix vado in Inghilterra per imparare la lingua. Un bel ricordo dei coniugi inglesi, della loro ospitalità e gentilezza. Avvocati entrambi, avevano studiato a Cambridge, mi trattano come un figlio.

Torno in Francia e, negli anni, mi dedico moltissimo al mio lavoro nella hotellerie, la industria alberghiera.

Mi piaceva molto. Prendeva molto tempo. Ricordo il 1959 quando, essendo l’hotel che dirigevo in ristrutturazione, seguivo i lavori con un orario che mi permetteva di stare in famiglia: a casa a mezzogiorno e sera, portavo a scuola i bambini, messa al sabato sera a Chamonix.

Suzanne, moglie di Arcadio

Mi sento sempre novese. Continuo ad avere contatti assidui coi miei cugini. Continuo a comunicare e ritrovarmi coi miei amici delle elementari. Conto di essere a Novi il prossimo anno con mio figlio Maxime.

Periodicamente vengo per ritrovare i miei amici che mi hanno sempre considerato e mi considerano uno di loro.

Arcadio Arletti