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Lo stile del pluralismo costruttivo. Libertà e rispetto

Il giornale di EroStraniero luogo di incontro per generare proficue reciprocità
di Raffaele Facci

Quale lo stile nella comunicazione che ci ha contraddistinto dagli inizi e ci contraddistingue ora?

Come sappiamo il giornale di EroStraniero nasce dal Progetto di EroStraniero.

Le quattro realtà: UDI, MASCI, Azione Cattolica, Cooperativa sociale “Il Mantello” diedero vita al servizio di volontariato volto, in prima istanza, all’apprendimento della lingua italiana per gli adulti stranieri. Questa collaborazione prese le mosse a partire dalle loro specificità culturali e valoriali. In tale incontro trovarono e coltivarono una confluenza per generare unità di intenti. Naturalmente si trattò e si tratta di una costruzione paziente che può essere fruttuosa solo nel reciproco rispetto, con ascolto dell’altro e attenzione.

Lo stesso potevamo e possiamo dire considerando gli studenti stranieri. Cioè la necessità di ascoltare, considerare e armonizzare molte diversificate provenienze. Meglio il far tesoro di questa articolazione, della ricchezza dei tanti apporti, dello scambio, del vaglio, delle confluenze. Il tutto avendo come radice la comune condizione umana, nel suo concreto vissuto, che è il vero lievito dell’incontro tra persone. Nella reciproca attenzione, nel vedere ed ascoltare l’altro si può innescare quella comunicazione che fa fiorire la relazione.

Il livello dell’incontro personale si distende e fiorisce in modo cordiale, con reciproca attenzione nel quotidiano, nelle tante occasioni di reciprocità che fanno la tessitura personale e sociale e fecondano la costruzione culturale e politica.

Dimensione glocale. Se il mondo è un villaggio, questo stile deve abbracciare e superare l’orticello di ciascuno. Naturalmente la presenza di tanti stranieri di varie e variegate provenienze ci spinge a portare lo sguardo sul mondo. Sappiamo quanta attenzione dobbiamo porre a considerare le situazioni politiche e sociali in altre culture, naturalmente col necessario sguardo critico. Con una strenua volontà di pace.

Considerando il nostro paese, l’Italia, comunichiamo con libertà quanto con opportunità costruttiva, nel rispetto delle leggi e nella valorizzazione della Costituzione.

Da evitare la polarizzazione che inibisce le possibilità di dialogo proponendo fronti contrapposti.

Abbiamo sperimentato, negli anni, quella accoglienza di ogni alterità che possa essere buona e utile ad arricchire il percorso di tutti. Molto importante, se non decisivo il come comunichiamo. Per questo cerchiamo di unire il nostro modo di comunicare ad un respiro ampio che possa sempre essere attento all’altro.

Libertà nella responsabilità.

da sinistra: Renzo Gherardi, Danilo Baraldi, Mario Orlandi, Raffaele Facci, Valeria Magri, Emanuela Spigato

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