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La vicenda di Ilaria Salis. È ora parlamentare europea

di Mario Orlandi

L’incredibile vicenda di Ilaria Salis sembra ormai risolta con una fine positiva. Le pressioni dell’unione Europea e quelle dell’opinione pubblica in generale hanno avuto la meglio. Un partito italiano si è fatto carico di inserirla nei candidati alle elezioni europee col risultato che la Salis è ora parlamentare Europea ed ha dovuto essere liberata.

Il padre di Ilaria Salis in Parlamento

Abbiamo tutti assistito alle immagini trasmesse in televisione della nostra connazionale tradotta in catene davanti a un tribunale ungherese, dove era stata imputata di aver attaccato con un bastone, provocando lievi lesioni, un componente di un gruppo di manifestanti neonazisti . Questi l’avevano più volte minacciata di morte. Il solo fatto che ci siano nell’Unione Europea, in una nazione accanto alla nostra, dei simpatizzanti del nazismo è di per sé un fatto abominevole. La storia ha condannato senza mezzi termini, e guai a dimenticarlo, Hitler che sterminò nei campi di concentramento tredici milioni di persone tra cui ebrei, zingari, omosessuali, testimoni di Geova e oppositori politici, oltre a scatenare una guerra che ha seminato 50 milioni di morti. E’ da sottolineare che Ilaria è stata detenuta per molti mesi senza un capo di imputazione plausibile, in regime di massima sicurezza.

Qualcuno, amici miei compresi, si sono chiesti perché una ragazza italiana debba andare a cacciarsi nei guai in un altro paese seppur europeo. Fatte le dovute proporzioni la risposta ce la darebbe un nostro amico di nome Giuseppe Garibaldi, giustamente nominato l’eroe dei due mondi: il mondo è nostro patrimonio e dove ci sono ingiustizie io sarò lì a combatterle.

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