Democrazia Libertà Pace Giustizia Pluralismo. Le cinque parole
A Ferrara dal 4 al 6 aprile si è parlato di Europa ricordando i valori e l’identità che la fondano
“L’Unione Europea non è un incidente della storia” David Sassoli
Dal 4 al 6 aprile si è svolto a Ferrara la prima edizione del Festival della progettazione europea “EUROPEAN PROJECTS FESTIVAL”
Tanti gli eventi in programma: conferenze, tavole rotonde, spettacoli, proiezioni, mostre. Si è trattato del primo grande evento italiano dedicato alla progettazione europea. Coinvolti Enti locali, scuole, università, organizzazioni culturali e no profit. L’obiettivo dell’evento era far conoscere ai cittadini, soprattutto ai giovani di ogni Paese europeo, i valori, le grandi scelte e le sfide del futuro dell’Unione. L’intento incontrarsi, riflettere, confrontarsi sull’Europa e sul significato di essere europei oggi, ricordandone i valori e l’identità che la fondano. Carlo Azeglio Ciampi, già Presidente della Repubblica diceva: “Cultura e storia sono gli elementi fondanti della nostra identità. L’identità europea ha forti radici comuni”. Un altro importante membro delle Istituzioni europee, David Sassoli, disse che “L’unione europea non è un incidente della storia”. All’evento coinvolti i giovani e le scuole per permettere loro di conoscere e approfondire la storia e la cultura dell’Europa.
Tra i vari eventi e iniziative noi di EroStraniero abbiamo partecipato alla la tavola rotonda “le 5 parole dell’Europa: il lessico delle nuove generazioni”, della fondazione Treccani cultura con Michele Ainis professore emerito di istituzioni di diritto pubblico Università Roma Tre, Massimo Bray direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani , Maria Vittoria Dell’Anna professoressa associata di linguistica italiana Università del Salento. Si è parlato di parole dell’Europa.
Democrazia ed Europa. Michele Ainis afferma che “è parola molto usata, vi è un successo della parola ma non della cosa”. Secondo lui “la democrazia in passato era una eccezione, la regola erano i sistemi autoritari”.” La parola democrazia – dice Ainis – contiene dentro di se tutte la altre parole ad esempio la parola libertà. L’Italia è Repubblica democratica fondata sul lavoro e questo è la principale sorgente di significati. Democrazia diretta, indiretta e partecipativa”.
Il presidente della Treccani Massimo Bray parla di “5 parole che ci legano alla cittadinanza attiva partendo dalla nostra carta costituzionale”. Con la parola democrazia si intendeva secondo lui la “volontà di costruire un dialogo, un dibattito dopo 20 anni di dittatura ed è una parola che ne contiene molte altre: partecipazione, trasparenza, cittadinanza”. Libertà, secondo lui, per l’unione europea è libertà del mercato interno, di circolazione, ha radici economiche.
Libertà Per Ainis la parola libertà “è legata allo Stato. Infatti c’è bisogno dello Stato per rimuovere gli eventuali ostacoli per esercitare i diritti (diritto al lavoro, alla cura ecc.). Libertà positiva se c’è la libertà di curarsi, di istruirsi, con il sostegno pubblico”.
Per il presidente della Treccani “libertà è autonomia di pensiero. La costituzione è al centro dei nostri diritti: liberi di manifestare, di esprimerci ecc.”.
Pace: l’Europa unita era un progetto che tendeva alla pace, a portare la pace nel continente. Ainis dice che “l’Europa nasce come progetto di pace, progetto fino ad oggi riuscito. L’art. 11 dice che l’Italia ripudia la guerra, art. 78 dice che è il parlamento che decide in caso di guerra”.
Massimo Bray afferma che “è proprio con la pace che impariamo a vivere insieme, il clima di pace ci porta a considerare che ci sono gli altri e le altre culture. Oggi sembra che ci stiamo allontanando da quegli ideali. La volontà dei padri costituenti era preservare la ricchezza della cultura da dove venivamo. Importante costruire un concetto di pace e libertà. Oggi sembra quasi smarrito, ci vuole un impegno quotidiano per la pace”.
Giustizia: Ainis afferma che “la giustizia è la tutela a tutti i livelli dei diritti dei cittadini. L’Europa non si è ancora dotata di una sua costituzione. Tutti questi valori, libertà, giustizia, pace eguaglianza, democrazia , non li potremo mai raggiungere definitivamente, ma occorre tendere sempre lo sguardo verso di loro ed anche saper ricominciare ogni volta daccapo”.
Bray cita Hanna Arendt che con la banalità del male ci mette di fronte al senso di responsabilità, bisogna anche disobbedire di fronte all’ingiustizia.
Plurilinguismo. Maria Vittoria Dell’Anna parla di plurilinguismo e multilinguismo dell’Europa. “Plurilinguismo significa parlare più lingue, area geografica in cui si utilizzano più lingue per la comunicazione in Unione europea. Il multilinguismo invece è un principio culturale, significa accogliere la diversità anche attraverso la lingua. Sono 24 le lingue nell’Unione europea. Questo multilinguismo è istituzionale. Tutte le lingue hanno parità di diritti”.