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Carpinfiore

di Mario Orlandi

Un tripudio di colori e profumi ha accolto centinaia, forse migliaia, di visitatori alla rituale manifestazione “Carpinfiore” svoltasi anche quest’anno il 6 e 7 Aprile nel centro storico della città da Piazza Martiri a piazza Garibaldi a piazzale Astolfo attraverso Via Matteotti, Via Mazzini e Corso Alberto Pio interessando anche i giardini pubblici a formare un tappeto di 30.000 metri quadrati. La tavolozza di colori messa in mostra dai tanti espositori provenienti da ogni angolo dello stivale è veramente meravigliosa ed è un sollievo per i sensi passeggiare tra i fiori e le piante di ogni tipo e origine.

 

Come sono svariati i fiori così è svariata la gamma di persone che frequentano la manifestazione, per cui è usuale vedere coppie con figli, mamme coi bambini, papà coi bambini, ma anche anziani soli, tutti accomunati dalla passione per questo spettacolo invitante. E io faccio la mia passeggiata alle spalle degli espositori, sotto il portico, rivolgendo la macchina fotografica verso questo simposio di umanità e di fiori che presenta sfaccettature veramente incredibili. Ci sono espressioni di meraviglia soprattutto da parte dei bambini e delle donne, ci sono anche battibecchi tra i componenti delle famiglie sull’opportunità di spendere o meno certe cifre, ci sono discussioni bonarie sui prezzi tra venditori e acquirenti, e ci sono poi banchi che non hanno nulla a che vedere con la floricultura ma stanno lì immancabilmente per stuzzicare l’appetito dei frequentatori che non manca mai. E c’è anche chi vende foulard e pashmine, abajour e oggetti vari che non hanno nulla a che vedere con la floricultura. Ma la manifestazione ha anche il suo lato umoristico, per chi lo sa cogliere. Tornando verso casa ci si imbatte immancabilmente in persone con enormi sporte piene di piante e fiori, e con soggetti che portano in braccio piante così grandi e alte che non si capisce come facciano ad arrivare alla meta sani e salvi e ho visto anche un signore con relative piante in braccio soffermarsi davanti a una vetrina di biancheria femminile: probabilmente pensava che coi fiori sarebbe stato carino e stimolante regalare un poco di lingerie.

E alla fine non si può non pensare che i fiori siano simboli di vita e di rinascita e con la loro presenza riescono a riscaldare i cuori più tiepidi e quelli più tristi.

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