“Al Filòos”. Una tessitura di fili e parole
La chiusura del progetto “Tradizioni artigianali” tra IPSIA Vallauri e centro diurno Isa Bertolini
Con il pomeriggio di lavoro di martedì 28.05.2024 si è concluso, purtroppo per noi perché “ ci è piaciuto”, anche per quest’anno il progetto “Tradizioni artigianali”.
Qualche settimana prima di Natale, tre classi dell’indirizzo moda dell’I.P.S.I.A. Vallauri, una settantina di ragazzi circa, divisa in due gruppi, si sono recati al centro diurno per anziani Isa Bertolini. In quell’incontro oltre ad ascoltare i vissuti delle anziane signore hanno confezionato piccoli lavoretti a tema natalizio. Poi, alcuni alunni, un pomeriggio al mese si sono recati al centro diurno, per apprendere le “antiche arti” femminili, come il lavoro ai ferri, all’uncinetto e il ricamo a punto croce.
Il lavoro si è svolto intorno a un grande tavolo allestito nella sala ricreativa, sul quale venivano appoggiate alcune ceste con matasse e gomitoli di vari colori e barattoli con uncinetti e ferri.
Ogni partecipante sceglie un filo che lo attrae, sia come colore che come consistenza e impara a selezionare il ferro o l’uncinetto giusto per la sua lavorazione.
Le anziane signore insegnano ai giovani volenterosi come si imposta il lavoro e con fare delicato danno consigli e li seguono nella lavorazione.
All’inizio le dita sono rigide e il filo non scorre, ma con un pò di pazienza e costanza tutto diventa più semplice.
Quando i moventi sono più naturali e le dita si muovono quasi da sole, come per magia riaffiora l’antica atmosfera del “Filòos”.
Le signore raccontano e i ragazzi ascoltano, poi anche loro cominciano a raccontarsi, a scherzare e a prendersi in giro in modo bonario, il tutto in un clima accogliente e rilassante.
Gli alunni che vi hanno aderito in modo volontario e fuori dall’orario scolastico hanno descritto questa attività come: rilassante, simpatica, che aiuta a staccare la testa, a stare insieme in modo piacevole e costruttivo.
Nel tempo che ho trascorso con loro, lavorando con il mio uncinetto, ho notato che raramente i ragazzi si sono isolati con il cellulare, preferendo riposare le dita sorseggiando un pò di thè alla menta, sgranocchiando un biscotto e ascoltando i discorsi degli altri.
La calma e la tranquillità trasmessa dalla professoressa che ha accompagnato gli allievi è sicuramente una modalità vincente, per dare a questo progetto tutta la sua bellezza e ricchezza.
Dopo aver partecipato a questa attività non posso che pensare a quanta importanza ha la scuola per far fare alle future generazioni esperienze arricchenti e costruttive come questa e quale fondamentale ruolo hanno gli splendidi insegnanti come la professoressa Spagnolo.