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Intelligenza Artificiale Democrazia Partecipazione

di Nadia Lodi

L’Intelligenza Artificiale (IA) può essere definita una tecnologia in costante evoluzione che ha moltissime applicazioni pervasive, poiché le stesse riguardano implicazioni che hanno a che fare con tutte le dimensioni del vivere umano, ovvero hanno un impatto sulla dimensione politica e sulla democrazia. La democrazia non è semplicemente un contenitore formale del vivere sociale e della gestione dell’ambito politico, ma è una concezione che è portata a valorizzare i diritti fondamentali del soggetto e della comunità stessa. Si può dire che la democrazia e quindi anche il governo della maggioranza nel contesto democratico, non è un concetto fine a se stesso, ma è impregnato di valori, che sono direttamente collegati alla sussistenza della comunità, dell’essere insieme come convivenza sociale e questo implica indirettamente anche un coinvolgimento dei cittadini. Ciò ha un valore di partecipazione anche a livello europeo, lo vediamo appunto nel Trattato dell’Unione Europea.

Lo scopo di questa Unione tra i Popoli dell’Europa è proprio legato al fatto che le decisioni rimangono comunque il più possibile vicine ai cittadini. Il coinvolgimento nel contesto digitale, così come nel contesto di uno sviluppo tecnologico in cui anche la regolazione fa fatica a stare dietro, perché si sa che il progresso tecnologico, in particolare le tecnologie e l’intelligenza artificiale, hanno un’ evoluzione esponenziale. La tecnologia è un agire che da sempre si accompagna a quello dell’uomo, quindi non è che il tecnologico sia una novità per l’agire del soggetto o per la dimensione politica, ma lo stesso risulta invece come un tratto fondamentale che sfida e che caratterizza anche la democrazia. Le tecnologie e l’IA, così come la comunicazione attraverso le reti sociali, hanno un impatto diretto sulla dimensione democratica. Senz’altro le reti sociali e anche le tecnologie e l’IA, sono strumenti che possono avere un impatto positivo sulla coesione sociale, ma soprattutto possiamo dire che generano nuovi equilibri di potere. Nel senso che la tecnologia ed anche l’IA con questa sensazione di simulare quelle che sono le capacità dell’intelligenza umana ed anche la capacità di decisione (quindi l’autonomia che caratterizza queste tecnologie), creano delle relazioni in qualche modo di potere. Questo perché appunto sono un supporto anche a livello decisionale. Tale supporto, a seconda degli ambiti può portare benefici a livello anche di gestione del potere di società democratiche; tali aspetti digitali possono svolgere sì un miglioramento della società civile, od anche agire nel rafforzamento della partecipazione dei cittadini. Vediamo appunto come nelle reti sociali direttamente il soggetto, il cittadino, possa esprimere il proprio parere per le questioni più diverse, in modo analogo ma anche sostanzialmente differente per la comunicazione, ad esempio quando la stessa avviene attraverso la carta stampata. Quindi in questo senso le tecnologie possono avere un ruolo nel miglioramento della società ma anche creare relazioni dirompenti legate alla gestione economica delle tecnologie e dei profitti che ne derivano, e quindi si creano nuove relazioni, nuovi equilibri, che possiamo definirli come squilibri nella loro diversa dimensione. L’ agire all’interno dei valori democratici e lo sviluppo proprio della politica nel contesto della democrazia, per alcuni versi è reso più facile dalle tecnologie e dalle tecnologie della IA, ma per altri versi è reso più difficile. In conclusione alcune idee chiave:

a) Tenere sempre a mente la rilevanza del concetto di democrazia intesa non solo come concetto formale ma proprio come strumento orientato alla protezione dei diritti fondamentali. Quindi le elezioni sono un elemento chiaro della democrazia ma la democrazia è proprio orientata alla valorizzazione dei soggetti o dei suoi diritti fondamentali.

b) L’ IA solleva alcun rischi: formazione rispetto agli equilibri di potere od interessi economici; si sollevano tali rischi proprio in riferimento alla democrazia ma allo stesso tempo si può intravedere nel contesto delle tecnologie dell’IA, anche una potenzialità buona rispetto alla partecipazione dei cittadini tramite appunto le tecnologie ed il dibattito politico.

c) E’ cruciale, lo si sottolinea, l’educazione nel campo dell’IA, ai tanti livelli (opinione pubblica e/o opinione politica).

d) Fondamentale rimane la necessità di una buona normativa (sia etica che giuridica), così come in campo europeo è stato avanzato di recente.

Sintesi della relazione tenuta nel maggio scorso per il C.I.F. (Centro Italiano Femminile Nazionale ) dalla Prof.ssa Margherita Daverio-Università LUMSA di Roma.

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