Gruppi Plogging in aumento. “Il degrado crea degrado, la pulizia crea pulizia”
Per città pulite ed accoglienti
Nella serata di venerdì primo Dicembre al Circolo Giliberti di Carpi si sono riuniti i volontari di sette gruppi “Plogging”, per aggiornarsi sul lavoro fatto.
La parola plogging è nata dalla fusione del termine inglese “jogging” (correre) e da quello svedese “plocka upp” (raccogliere), si può tradurre come: corri raccogliendo. E’ nato come attività sportiva, ma in Italia è vista più come un impegno civico per la cura del territorio. Può essere svolta da soli o in compagnia, in città o in campagna.
Negli ultimi anni nel territorio delle Terre d’Argine, sono sorti spontaneamente molti gruppi, composti da persone che amano stare all’aria aperta e prendersi cura della natura. All’inizio ogni gruppo sceglieva la zona da ripulire dai rifiuti e si interfacciava in autonomia con le amministrazioni comunali e le società addette allo stoccaggio della spazzatura. L’aumentare delle adesioni e il formarsi di nuove “costole”, ha portato i veterani a interrogarsi sulla necessità di coordinarsi per riuscire a ripulire tutte le zone della città e per rendere più sicure e organizzate le uscite dei volontari. A questo scopo, alcune persone di navigata esperienza nel movimento hanno organizzato una rete che collega i vari gruppi e agevola la reciproca conoscenza.
“Il degrado crea degrado, la pulizia crea pulizia”, questo è lo slogan che motiva ed accomuna tutti gli attivisti che, uscita dopo uscita, tengono pulite le aree pubbliche dei comuni. Negli ultimi dieci mesi sono stati raccolte oltre 10 tonnellate di rifiuti, tra cui 4800 tra bottiglie e contenitori di vetro, oggetti ingombranti, presidi per l’incontinenza di bambini e adulti e tanti altri materiali, come ha rendicontato il presidente di Legambiente prima dell’apericena di venerdì. Nel fruttuoso scambio di idee che ne è seguito è emerso con prepotenza il bisogno di arginare il fenomeno dell’ abbandono dei rifiuti sul suolo pubblico, sia in città che nelle campagne.
E’ giusto sanzionare i trasgressori ma è molto più importante sensibilizzare, per creare una mentalità nuova in cui il cittadino si senta coinvolto in prima persona nella cura e tutela del territorio. A tal fine alcuni volontari hanno organizzato uscite di raccolta con classi di studenti e la casetta informativa di piazza Garibaldi a Carpi, che per tutto il mese di Dicembre ha dato la possibilità di conoscere il movimento e di noleggiare il materiale necessario ad effettuare la raccolta in autonomia. I volontari del plogging sono spinti nel loro agire da un grande senso civico e dal desiderio di vivere in una città pulita ed accogliente, sanno che non tutti sono chiamati ad andare a raccogliere i rifiuti, ma sperano che in tutti sorga il desiderio di occuparsi delle zone pubbliche come si occupano della propria casa.